sabato 12 maggio 2012

A spese dell'intelletto in generale

Coloro che sognano di giorno sono consapevoli di molte cose che sfuggono a coloro che sognano solo di notte. Nelle loro visioni grigie captano sprazzi d'eternità, e tremano, svegliandosi, nello scoprire di essere giunti al limite del grande segreto. In un attimo, apprendono qualcosa del discernimento del bene e qualcosa più che la pura e semplice conoscenza del male. Penetrano, senza timore né bussola nel vasto oceano della «ineffabile luce» e ancora, come gli avventurieri del geografo della Nubia, «aggressi sunt mare tenebrarum, quid in eo esset exploraturi».


Edgar Allan Poe, Eleonora,
in E. A. Poe, Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore,
Roma, Newton Compton Editori, 2006, p. 186.


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